Django Gunless
G ustosa incursione canadese nel genere western tra il serio e il faceto ovvero a metà strada tra la parodia e l'essenza del genere. A Barclay's Brush, domini britannici del Canada, tutti sognano di vedere una sparatoria vera e fantasticano sulle avventure del pistolero Django dopo che questi è capitato nel loro sperduto villaggio di frontiera. Aveva le mani legate dietro alla schiena e un cappio al collo che si trascinava un ramo, quando il suo cavallo stremato si ferma finalmente in un abbeveratoio. La piccola Adell, unica tra i cinesi del posto a parlare inglese, lo ha liberato e gli dice il nome del paese dove fortunatamente è giunto. Si rende ben presto conto che i pochi abitanti sono di tutt'altra pasta di quelli abituali da dove proviene, in quanto non hanno la minima idea di cosa sia la violenza e l'uso delle armi. Ma sono altresì curiosi ed eccitati di poter vedere all'opera forse il terzo tra i più pericolosi pistoleri d'America, almeno stando a quel che dicono i giornali. E non credono ai loro occhi quando Django vuol sfidare il maniscalco reo a suo dire di avergli rubato il cavallo, quando questi lo aveva soltanto curato da un'infezione a una zampa. Lui non può difendersi non sa usare un'arma e poi non c'è una colt in tutto il paese se non il ferrovecchio dell'ex marito di Jane Taylor, la quale è in paese per compere. E' una donna che sa il fatto suo e si dice disposta a dargli quella vecchia colt se lui l'aiuta a rimettere in moto il mulino del pozzo. Potrà poi riparare la colt e darla al maniscalco per sfidarlo a duello, anche se a suo dire questo non accadrà mai. L'uomo si fa dapprima curare dal medico per una pallottola in una natica e poi raggiunge la donna al suo ranch. Ha lasciato i suoi abiti al nonno di Adell che in attesa di restituirli riparati e puliti, lo ha vestito con abiti cinesi non avendo di meglio. Django è ormai il centro dell'attenzione di tutto il paese e ha modo di raccontare le sue avventure alla popolazione che fa a gara per averlo a cena, grati che gli uomini che lo cercano tuttora lo abbiano appeso per sua e loro fortuna a un albero secco, il cui ramo si era spezzato per la gioia di Django e dei pochi cittadini di quel posto, ai quali non sembra vero di avere una fortuna così grande ospitando un uomo famosissimo. E non si tireranno indietro quando il quartetto di cacciatori di taglie giungerà in paese per regolare i conti con Django, risultando decisivi per cacciarli dal paese e dal Canada con l'aiuto dei provvidenziali Mounties e per far decidere finalmente Django a mettere radici e cambiare vita con Jane in quello strano "paese di matti".
Ben girato, con buoni interpreti e una storia divertente che scorre via veloce in attesa di un qualcosa che sembra essere sempre sul punto di esplodere. Ma siamo in Canada e non è decisamente la vecchia frontiera, anche se ne rende molto bene l'idea a partire dall'ottimo inizio che lascia presagire ben altro di quel che poi si vedrà.
Gunless
Canada 2010
Regia: William Phillips
Musiche Greg Keelor
con
Paul Gross: Django
Sienna Guillory: Jane Taylor
Melody B. Choi: Adell
Tseng Chang: Mr. Kwan
Dustin Milligan: caporale Jonathan Kent
Graham Greene: N'Kwala "due segugi"
Callum Keith Rennie: Ben Cutler
Tyler Mane: Jack
Jay Brazeau: Dr. Angus Schiffron
Alex Zahara: Jon
Jody Racicot: Paul
Michael Eklund: Larry
Shawn Campbell: Carl
Paul Coeur: Claude
Laura Bertram: Miss Alice
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