Il diario di un condannato
J ohn Wesley Hardin, cresciuto nella ferrea disciplina di suo padre, un predicatore che usa la Bibbia come un'arma e la frusta per redimere i peccatori, stanco di quella vita e ormai adulto, decide di andarsene dalla casa del dispotico padre per cercar fortuna e farsi un ranch per conto suo, dove sogna di portarci Jane, una giovane orfana della guerra di secessione, accolta nella loro casa in tenera età. Sono entrambi innamorati, ma la ragazza pur comprendendo le ragioni di John, per un debito di riconoscenza con la sua famiglia, vorrebbe ancora restare nella casa per accudire il vecchio e suo fratello invalido di guerra. John tornerà a prenderla non appena avrà fatto fortuna anche se i mezzi per procurarsela sono le carte e la colt con la quale è diventato velocissimo, Questi strumenti gli procureranno una infinità di guai, come previsto da suo padre, oltre alla fama di assassino nonostante, abbia sparato sempre per legittima difesa. Purtroppo la faida che si è aperta coi fratelli Hanley, dopo averne ucciso il primo in un saloon, lo porta a vagare, ricercato e sempre a rischio, fin quando decide di costituirsi e affrontare quello che sembra un normale processo per legittima difesa. Purtroppo un piano diabolico ordito ancora da uno degli Hanley superstite, lo vede uccidere uno sceriffo dopo che questi gli aveva sparato alle spalle ferendolo. Non c'è tempo da perdere e bisogna scappare con Jane, che raggiunta in casa, non ha nemmeno il tempo di prepararsi che gli uomini al suo inseguimento sono già fuori della porta. John riesce a fuggire seppur ferito mentre la povera Jane viene involontariamente colpita a morte dalle raffiche degli inseguitori. Per sua fortuna una sua amica, Rosie McCoy, cantante in un saloon e da sempre invaghita dell'uomo, lo nasconde prendendosene cura e anni dopo li vediamo insieme di città in città, tentar la sorte al gioco nella speranza di racimolare la cifra giusta a comprarsi il benedetto ranch, anche se entrambi non sembrano tagliati per la vita in campagna. Ma col tempo si cambia e cambiano anche le leggi, quindi se da un lato i nostri vivono felici e contenti la loro nuova avventura agreste nel ranch dei loro sogni, che presto sarà allietata dalla nascita di un figlio, dall'altro, il neo costituito gruppo dei Volontari del Texas, rangers federali con la licenza di operare in ogni stato, sta ottenendo grandi risultati nella caccia di latitanti, con lo scopo di ripulire quanto più possibile il paese dai criminali in giro. Così anche John cade in trappola, non appena gli agenti riescono a scoprire la sua nuova identità e dimora. Processato, subisce una condanna a 25 anni di lavori forzati e buon per lui che tutta una serie di delitti attribuitigli per via della
fama crescente che si faceva, non hanno avuto prove convincenti, altrimenti sarebbe stata la forca. Così lo vediamo uscire dopo 16 anni di buona condotta ed affidare un manoscritto della sua vita ad un tipografo per stamparne un libro di sicuro interesse per i lettori avidi di storie di frontiera. L'abbraccio con sua moglie è toccante, come il primo incontro con suo figlio che è quasi un ometto e che vorrebbe imitare le gesta paterne. Qualche ceffone lo metteranno subito sulla retta via per non dover vivere ramingo e subire quello che suo padre ha provato di persona.
Il maestro Raoul Walsh dirige un western di solida presa emotiva per gli spettatori di entrambi i sessi. A robuste scene d'azione infatti, fanno eco intrecci amorosi con ben due donne innamorate dello stesso uomo. Buoni interni, esterni e cast dove primeggia a mio avviso uno straordinario John McIntire capace di impersonare due personaggi molto diversi tra loro, come il dispotico predicatore e il suo fratellastro mandriano John. Bellissima Julie Adams e Lee Van Cleef si fa le ossa, o meglio i fanghi faccia a terra, prima della fama che gli decreterà il nostro italico paese. Uscito in Italia anche col titolo Sotto il sole rovente.
The Lawless Breed
USA 1953
Regia: Raoul Walsh
Musiche Herman Stein
con
Rock Hudson: John Wesley Hardin
Julie Adams: Rosie McCoy
Mary Castle: Jane Brown
John McIntire: J.G. Hardin / zio John Clements
William Pullen: Joe Hardin
Lee Van Cleef: Dirk Hanley
Hugh O'Brian: Ike Hanley
Glenn Strange: Ben Hanley
Dennis Weaver: Jim Clements
Richard Garland: Joe Clements
Forrest Lewis: Zeke Jenkins
Tom Fadden: Chick Noonan, il becchino
Race Gentry: giovane John Hardin
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