I, Frankenstein
A scendere al cielo o discendere agli inferi è questo il destino di chi soccombe nella eterna lotta tra il bene e il male. Da un lato i Gargoyle, il cui ordine sacro è stato costituito dal Santo Arcangelo Michele per proteggere gli uomini dalle legioni di demoni che imperversano sulla Terra. Tra i contendenti ecco spuntare, terzo incomodo o ago della bilancia, la Creatura, quell'ammasso di muscoli senz'anima riportati in vita dal Dottor Frankenstein che ha finito per pagarne le conseguenze, prima perdendo la moglie uccisa proprio dalla sua creatura e poi perdendo la vita nel vano tentativo di catturarlo nelle gelide regioni dove questi si era rifugiato. Insensibile al freddo aveva aspettato la morte per congelamento del suo creatore e poi, mosso da pietà, ne aveva seppellito i resti. Proprio in quel frangente era stato attaccato per la prima volta dai demoni, che volevano portarlo al cospetto del loro principe oscuro Naberius, e solo grazie al provvidenziale intervento di due Gargoyle era stato tratto in salvo, non prima di averne uccisi due a sua volta. Condotto nel loro tempio benedetto, viene posto a conoscenza della guerra in atto ed ancora invisibile agli umani. La cosa o Adam come è stato ribattezzato da Leonore, regina dei Gargoyle, decide di starsene in disparte e vivere da solitario anche se continuamente braccato da demoni per duecento anni, nonostante scegliesse i luoghi più impervi del pianeta. Ai giorni nostri, venuto a conoscenza del motivo reale per cui viene attivamente ricercato dai demoni, ovvero comprendere come possa vivere e non invecchiare con un corpo che era cadavere, decide che è ora di scegliere da che parte stare e quelle sue origini umane lo fanno propendere per i Gargoyle, loro difensori da sempre. Naberius sta mettendo in atto la tecnica del Dott. Frankenstein, accumulando migliaia di cadaveri che, rianimati, verranno posseduti da altrettanti demoni imprigionati negli inferi. La giovane dottoressa Terra, che guidava gli esperimenti senza conoscerne i veri motivi, nei laboratori ultra moderni di Charles Wessex, alias Naberius sotto mentite sembianze, scopre grazie ad Adam, la creatura che voleva esaminare e studiare, il diabolico piano ed assiste allo scontro finale, quando Adam radunerà tutti i Gargoyle nel quartier generale del principe oscuro, che verrà da lui rispedito all'inferno seguendo la stessa sorte di tutti i suoi demoni.
Moderna trasposizione del famoso romanzo dell'inglese Mary Shelley con molte licenze, tanta azione e un contesto semplice e al tempo stesso accattivante. Innanzitutto il mostro di Frankenstein ha le sembianze di Aaron Eckhart che, seppur pieno di cicatrici, sfoggia un fisico "tartarugato" ben diverso dall'orrore che evoca l'originale a ogni pié sospinto. Il contesto, dove si svolge tutta la vicenda poi, è di estrema semplicità con il bene e il male che si affrontano, con poche speranze di prevalere per il secondo, anche perché contro i Gargoyle c'è poco da fare. Proprio questi ultimi sono tra le cose più convincenti e apprezzabili del film, che ha un impatto visivo generale eccellente, raggiungendo il massimo con queste mitiche creature volanti mostruose e angeliche al tempo stesso.
I, Frankenstein
Stati Uniti 2014
Regia: Stuart Beattie
Musiche Reinhold Heil, Johnny Klimek
con
Aaron Eckhart: Adam Frankenstein
Yvonne Strahovski: D.ssa Terra
Bill Nighy: Charles Wessex / Naberius
Jai Courtney: Gideon
Miranda Otto: Leonore
Caitlin Stasey: Keziah
Kevin Grevioux: Dekar
Socratis Otto: Zuriel
Samantha Reed: Eve
Deniz Akdeniz: Barachel
Chris Pang: Levi
Goran D. Kleut: Rekem
Steve Mouzakis: Helek
Mahesh Jadu: Ophir
Aden Young: Dott. Victor Frankenstein
Virginie Le Brun: Elizabeth Lavensa Frankenstein
Angela Kennedy: Demon
Si dovrebbe istituire il reato di "distruzione dei classici" questa pagliacciata ne è la dimostrazione.
RispondiEliminaSolo i Gargoyle valgono il prezzo del biglietto poi il film scorre via senza intoppi in maniera semplice ma efficace dal punto di vista visivo il che significa che passi un'oretta e mezzo senza pensieri godendoti una grafica che in altre epoche non avresti potuto apprezzare quindi .. suca! ;)
RispondiEliminaSi ma non chiamarlo Frankenstein ... e puoi passare un ora e mezzo senza pensieri guardandoti la Juventus, senza bisogno di far una simile buffonata ... suca al quadrato (e non cuadrado) ;) !!!
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