Il potere dei soldi
A dam Cassidy è un ventisettenne con grandi ambizioni di sfondare nel mondo delle telecomunicazioni hi tech dove lavora. Ma un suo sistema in grado di connettere il telefonino con qualsiasi monitor o televisore, viene bocciato dal suo capo Wyatt e il giovane si ritrova coi suoi amici e colleghi di squadra sbattuto fuori su due piedi. Come magra consolazione non gli resta che dar fondo, con i suoi amici licenziati, alla carta di credito aziendale per una bevuta colossale in una discoteca di tendenza. E' l'inizio dei suoi guai. Il suo ex capo Wyatt lo convoca e lo mette di fronte ad una denuncia per uso non autorizzato del suo denaro ed essendo alle prese con gravi problemi finanziari, per via del padre ammalato e bisognoso di cure, Adam accetta la proposta del suo capo di farsi assumere dalla società rivale del vecchio socio Goddard, per strapparle i segreti industriali. I due un tempo hanno fatto la storia della telefonia mobile, facendo diventare un mattone sottile come gli smart-phone attuali. Ma poi le loro strade si sono divise e tra i due è in atto una guerra senza esclusione di colpi. Wyatt è al momento in una situazione critica, che a fronte di idee non ha più la forza per commercializzarle, mentre Goddard sta per lanciare sul mercato un rivoluzionario telefonino. Adam dovrà entrare nelle grazie di Goddard e farsi assumere per carpirne i segreti. Per questo il ragazzo viene istruito alla perfezione e viene presentato come un giovane rampante nel settore, rivestito di tutto punto e con mega appartamento e conto in banca. Riesce ad entrare nella società di Goddard, ma dopo un iniziale impegno nel voler mantenere i patti, si rende conto che il gioco è pericoloso e Wyatt, che lo tiene in pugno, ha alle spalle una scia di omicidi, di ex collaboratori doppiogiochisti, fatti passare per incidenti, tanto che l' FBI lo sta indagando da tempo. Adam, ruba progetti e file ma Wyatt vuole il prototipo nelle sue mani e per Adam non resta che penetrare nel caveau super protetto dell' azienda per tentare di prenderlo. Scoperto da un furioso Goddard, gli viene intimato di presentarsi con Wyatt ad un incontro privato senza legali e altri testimoni. Goddard lo ha in pugno e vuole farsi dare tutte le azioni pagandole il 40% del valore per togliersi dai piedi una volta per tutte l'odiato ex amico-socio. Altrimenti sarà il carcere per lui e quel pezzente di Adam tornerà a strisciare nel suo mondo dopo aver provato l'ebrezza del vivere da ricco. Ma il ragazzo sfrutta al meglio una sua innovazione nel settore e con l'aiuto dei suoi amici, incastra i due big fornendo la loro infuocata discussione, ricca di particolari illegali, ai federali che possono intervenire e metterli sotto chiave per un lungo periodo di tempo. I sogni di gloria e ricchezza sono messi per sempre da parte e Adam coi suoi amici tecno-nerds può dare vita ad una piccola impresa nella speranza, chissà mai, un giorno di diventare ricchi, ma onestamente e senza scorciatoie.
Grande cast a tenere in vita un film che si perde troppo banalmente in un contesto troppo ampio di tematiche sociali, che inevitabilmente finiscono per essere trattate marginalmente per il poco tempo che offre un film, alimentando l'immaginario collettivo - dai poteri occulti, al controllo remoto di ogni nostra azione, o l'ingordigia del potere e del successo - ma non saziandolo.
Paranoia
Stati Uniti, Francia 2013
Regia: Robert Luketic
Musiche Junkie XL
con
Liam Hemsworth: Adam Cassidy
Harrison Ford: Jock Goddard
Gary Oldman: Nicholas Wyatt
Amber Heard: Emma Jennings
Richard Dreyfuss: Frank Cassidy
Embeth Davidtz: Judith Bolton
Julian McMahon: Meechum
Josh Holloway: Agente Billups
William Peltz: Morgan
Guy Lemaitre: George Garnell
Lucas Till: Kevin
Angela Sarafyan: Alison
Kevin Kilner: Tom Lungren
Christine Marzano: Nora Summers
Un film che senza dubbio cavalca l'onda del filone tecno-imprenditorile, prima tra tutti il film su Steve Jobs (molto discusso), poi "Gli stagisti" in chiave umoristica. In questo filone si parla del successo in qualche modo legato all'impresa con grandi visionari al comando. La morale è che il denaro non è tutto nella vita...anche perché dove c'è molto denaro ci sono cattivi compromessi morali. Questo film sinceramente non mi ha convinto molto, nonostante l'ottimo cast, si avvita per tutto il tempo intorno alle stesse problematiche cercando di offrire qualche colpo di scena allo spettatore che inevitabilmente si trasforma invece in un "nooo....ancora....". La storia d'amore tra i due ragazzi è forse l'unica linea che rende il film "apprezzabile".
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