Arriva Sabata!
D ue svaligiatori di banca, Sabata e Mangosta, dopo l'ultimo magro bottino che li ha visti rischiare la pelle e l'osso del collo, nella spericolata fuga a bordo di una Ford, inseguiti dallo sceriffo e numerosi uomini a cavallo, sospettano di un giovane impiegato di banca, che molto probabilmente ha messo in tasca parecchio denaro approfittando della confusione creatasi con la rapina. Tornati nottetempo nel paesino sorprendono il giovane, Peter, che avendo il vizio del gioco, conferma i loro sospetti. Non c'è nemmeno bisogno di ammorbidirlo con qualche carezza, che il giovane si rende disponibile per dividere con loro il piano per un nuovo e ricco bottino. Ben 300 mila dollari che saranno trasportati con un una diligenza nella quale lui prenderà posto. I quattro uomini di scorta vengono facilmente eliminati e il terzetto può scappare con il bottino. Peter però, sommerso dai debiti di gioco, aveva preso accordi in precedenza con Garfield, un potente affarista del luogo, gestore di saloon e case da gioco, allo scopo di saldare le sue pendenze. Ora si ritrovano anche lui e i suoi uomini alle calcagna, senza contare che debbono guardarsi anche tra loro per evitare che a qualcuno salti in mente di scappare con tutto il denaro. Decidono di nasconderlo in una vecchia miniera ma sono sorpresi da Garfield, riuscendo tuttavia a venir fuori da una difficile situazione, eliminando quasi tutti gli avversari e ferendo lo stesso Garfield. Si accordano per nascondersi in Arizona, nel ranch di Sabata e dove vive Patricia, sua sorella, che lo crede un agente di commercio. Nessuno dovrà svelare il vero motivo del loro arrivo e tantomeno la loro losca attività. C'è anche il tempo per far sbocciare l'amore tra Patricia e Peter anche se osteggiato da Sabata, mentre Mangosta approfitta della momentanea rivalità tra i due per scappare col malloppo in Messico. Qui, acquistato un ranch, si è circondato di uomini pronti a tutto per difenderlo dai suoi vecchi soci che, passato poco tempo, lo rintracciano. Della partita è anche l'irriducibile Garfield che ha assoldato lo specialista in recuperi del genere Butch Garrett e i suoi uomini armati con i nuovissimi e micidiali fucili a pompa. Sabata e Peter entrano in azione dopo che le due bande si sono decimate a vicenda e chiudono l'opera recuperando quel che resta del bottino. Prima del commiato con Mangosta moribondo, ferito gravemente nella sparatoria, ecco il colpo di scena finale, con Peter che reclama tutto per lui e svelando tutta la sua perfidia. In fondo è lui che ha ideato il piano e adesso deve solo premere il grilletto ed eliminare Sabata, l'ultimo ostacolo. Ma fulmineo, approfittando della pistola scarica, Sabata si getta a terra, recupera una colt e fa fuoco uccidendo Peter. Mangosta prima di spirare butta la borsa col denaro sul fuoco ... e tutto finisce in fumo.
Partito in maniera scanzonata, tanto da far pensare al genere parodistico, il film vira decisamente nei canoni tipici con abbondanza di sparatorie e ovviamente di morti. Ricordo che c'era gente che si divertiva a contarli e commentarne divertito il numero all'uscita dal cinema. Buoni gli interpreti con Eduardo Fajardo protagonista al pari degli altri due, con un ruolo diverso dal solito aristocratico cattivo e che rende magistralmente a dimostrazione delle sue ottime qualità di attore penalizzate nella sua carriera quasi tutta, purtroppo, da caratterista. C'è anche una particina per il corpulento Chris Huerta. Forse era di passaggio e gli servivano i soldi per le sigarette.
Italia, Spagna 1970
Regia: Tulio Demicheli
Musiche Marcello Giombini
con
Anthony Steffen: Sabata / Johnny
Peter Lee Lawrence: Peter
Eduardo Fajardo: Mangosta
Alfredo Mayo: Garfield
Luis Induni: Charlie McKenzie
Rossana Rovere: Patricia
Alfonso Rojas: Sceriffo
Maria Villa: Manolita
Rafael Albaicín: Villager
José Canalejas: Chaco
Simon Arriaga: scagnozzo di Garfield
Alfonso de la Vega: scagnozzo di Garfield
Alfredo Santacruz: Butch Garrett
Chris Huerta: Fuller
Tito García: fratello di Fuller
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