Una 44 Magnum per l'ispettore Callaghan
D istaccato all'urbanistica per i suoi metodi "sbrigativi", l'Ispettore Harry Callaghan non si tira certo indietro, affrontando da par suo alcuni delinquenti capitati per caso sulla sua strada. A stento trattenuto dal suo capo, il Tenente Briggs, agisce in coppia con il nuovo compagno di squadra, l'Ispettore Early Smith. A San Francisco stanno accadendo strani omicidi che vedono come vittime alcuni tra i principali malavitosi della città. Cosa che cinicamente può apparire come risparmio di denaro e tempo di processi farraginosi, che una giustizia lenta e macchinosa, dilata a dismisura e spesso con l'assoluzione dei criminali per mancanza di prove. Per Callaghan, che si è guadagnato il nomignolo di "Dirty Harry", sono pur sempre crimini e omicidi sui quali, seppur ostacolato dal suo capo Briggs, vuole far luce. Dalle prime indagini sembra che l'assassino o il giustiziere, possa essere un poliziotto e i suoi sospetti ricadono su un suo amico e collega, Charlie McCoy, che sta attraversando un brutto periodo dopo la separazione da sua moglie Carol e dai suoi tre figlioletti. La donna ha infatti confermato a Callaghan che il suo ex marito sta facendo strani discorsi e giocando con la sua pistola al punto che teme per la sua incolumità e vorrebbe che gli fosse negato il porto d'armi. Ma McCoy nell'ennesimo regolamento dei conti rimane ucciso poco distante dalle vittime della strage e così la pista che porta a lui, si interrompe bruscamente, aprendone immediatamente un'altra che porta Callaghan sulle tracce di 4 reclute da poco entrate in polizia e che ha incontrato più volte al poligono di tiro, notando una bravura fuori dal comune nell'uso della pistola. Uno di loro, l'Agente John Davis lo ha addirittura battuto nell'annuale gara di tiro tra le forze di polizia, cosa che vedeva da anni Callaghan campione indiscusso con la sua famigerata Smith & Wesson modello 29, calibro 44 Magnum. Proprio provando la pistola del vincitore, concessagli gentilmente da Davis per fargliene testare le caratteristiche, Callaghan aveva volutamente sparato un colpo fuori dal bersaglio in un muro, fingendo di sbagliare, per poi recuperarlo nottetempo e constatare in laboratorio che era identico ai proiettili trovati sui corpi delle vittime. Confida a Briggs le sue scoperte anche nella speranza di rientrare nella Omicidi, ma ottiene di diventare a sua volta il bersaglio dei giustizieri, scoprendo che lo stesso Tenente è in combutta con loro e che anche fossero eliminati, altri prenderebbero il loro posto nella lotta contro il crimine, che non può più essere combattuto per vie legali. In un finale piuttosto movimentato Callaghan, dapprima disarmato, farà giustizia anche senza la sua "preziosa alleata", eliminandoli tutti.
Secondo film della fortunata serie su "Dirty Harry" Callaghan, che vede Clint Eastwood in splendida forma nei suoi 43 anni, spauracchio di criminali e oggetto del desiderio di pollastrelle a vario titolo presenti nel film: "E' la mia prima volta con un poliziotto" dice la sua coinquilina asiatica Sunny, "Ed è la mia prima con una donna esotica" risponde impassibile e compiaciuto Harry.
Magnum Force
USA 1973
Regia: Ted Post
Musiche Lalo Schifrin
con
Clint Eastwood: Harry Callaghan
Hal Holbrook: Tenente Neil Briggs
David Soul: Agente John Davis
Felton Perry: Ispettore Early Smith
Robert Urich: Agente Mike Grimes
Kip Niven: Agente Red Astrachan
Tim Matheson: Agente Phil Sweet
Tony Giorgio: Frank Palancio
Mitchell Ryan: Agente Charlie McCoy
Christine White: Carol McCoy
Margaret Avery: Prostituta
Richard Devon : Carmine Ricca
Adele Yoshioka: Sunny
Ancora oggi, dopo 5 o 6 volte che lo rivedo e dopo ben 42 anni dalla sua uscita, resta sempre buon film, divertente e godibile...grazie soprattutto al mitico CLINT!
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