Seminole
Q uesta è la storia degli indiani Seminole e del loro capo Osceola ... un episodio preso dalle pagine di un libro di storia. Anno 1835 a Fort King, quartier generale dell'esercito americano in Florida. Lance Caldwell, sotto tenente fresco di nomina, sta per raggiungere il forte dove è stato assegnato per le sue qualità di profondo conoscitore di quel territorio. E' nato e ha vissuto lì per tanto tempo prima di entrare in accademia e non vede l'ora di riabbracciare Revere, un suo amore giovanile che assieme all'amico John formavano un terzetto di grande affiatamento. Questi non era partito con Lance per l'accademia, pur essendone intenzionato e da allora i due non si vedevano. Forse essendo un meticcio di madre indiana non se l'era sentita di partire per quella scuola di bianchi e diventare il primo ufficiale mezzo indiano dell'esercito. Revere Muldoon la sua ragazza è piuttosto freddina e gli nasconde la sua relazione con John che è nel frattempo diventato capo dei Seminole, col nome di Osceola e che vuol resistere al trasferimento forzato della sua gente in riserve per far posto all'avanzata dei coloni, che sanno come trarre i frutti dalla terra che i Seminole non lavorano. Al forte poi Caldwell si scontra subito col comandante Degan, un rude militare ligio ai regolamenti e desideroso di far carriera a spese dei nativi, costringendoli ad andarsene con le buone o con le cattive e, visto che la prima strada si è resa impraticabile per via di continue razzie a danno degli agricoltori, resta solo la seconda opzione e non intende discuterne col tenentino appena arrivato. Lance avrebbe preferito la via del dialogo conoscendo i nativi, ma deve sottostare agli ordini e guidare un contingente al loro campo dove il maggiore comandante conta di sorprenderli ed annientarli. Il fattore sorpresa, lui dice, conta di più della superiorità numerica e Lance, che è con loro con compiti da esploratore, deve condurli attraverso le paludi che conosce alla perfezione. Nonostante una marcia massacrante e incidenti sul percorso, lo squadrone riesce ad appostarsi fuori del villaggio, ma quando sferra l'attacco, in piena notte, mentre sembra che tutti stiano dormendo, lo trova abbandonato e con fantocci al posto delle persone coricate. E' una trappola e solo il comandante con un paio di uomini, riesce a far ritorno al forte. Lance ferito viene portato nella capanna di Osceola e curato, finché ripresosi riconosce il suo amico di un tempo e ne apprende la storia degli ultimi anni. Ha mandato Rivere ad avvertirlo ma non è giunta in tempo a squadrone in marcia da un’ora. Lei lo avrebbe avvertito del suo nuovo ruolo e della loro relazione, anche se John avrebbe preferito per lei l’unione con Lance e vivere entrambi da bianchi come sono nati e questo Revere l’aveva capito e si era presa il tempo necessario per decidere. Dal canto suo è desideroso di pace e sa che la guerra alla lunga porterà solo dolori alla sua gente, per questo accetta la proposta di pace che Revere gli porta da parte del comandante, a patto che si presenti con bandiera bianca e Lance con lui. Così avviene ma il comandante, al suo rifiuto di firmare una pace con pesanti condizioni unilaterali, lo fa picchiare e rinchiudere in prigione. Lance si ribella alle sue decisioni e viene a sua volta messo agli arresti per insubordinazione. Quando poi Kajeck, uno dei più belligeranti della tribù, cerca di liberare Osceola uccidendo la guardia alla porta, ed entra in colluttazione con Lance che si era liberato con l'aiuto di un soldato, Osceola esanime cerca di fermare il suo uomo ma questi vuole prenderne il posto al comando dei suoi e combattere i bianchi. E' furioso e battendosi con Lance finisce per uccidere il suo capo Osceola e scappare prima che il trambusto richiami rinforzi sul posto. Lance è quindi accusato di aver ucciso la guardia per liberare il suo amico e finisce sotto processo. La corte marziale non crede al suo racconto e lo condanna a morte per fucilazione sul petto. Ma prima che parta la salva di fucili ecco irrompere Kajeck e i suoi che, disarmate le sentinelle, stanno tenendo sotto tiro tutti gli altri. Egli vuole il corpo di Osceola per dargli la sepoltura degna di un capo e scagiona Lance dall'aver ucciso la guardia e queste condizioni potranno forse favorire un nuovo dialogo di pace in futuro. Accettate dal nuovo comando del forte, mentre il feretro di Osceola lascia il forte con la guarnigione schierata a tributargli gli onori militari, Lance viene reintegrato nel grado e nel comando, mentre per il Maggiore Degan scatterà un supplemento di inchiesta così come appreso dalla testimonianza di Lance, ritenuta adesso vera. Revere può riabbracciarlo e iniziare una nuova vita con lui, in fondo era quello che si augurava lo stesso John, colui che adesso riposa per sempre col nome di Osceola.
Girato nelle Everglades, con una trama che avrebbe meritato uno svolgimento migliore, si avvale di un buon cast con Rock Hudson che, come al solito, a dispetto di un fisico che gli avrebbe consentito di spaccare il mondo, sembra sempre muoversi col freno a mano tirato. Cenno di merito agli splendidi costumi dei Seminole usati sapientemente nel film, riproducendo fedelmente quelli visti in foto antiche indossati dalla tribù.
Seminole
Stati Uniti 1953
Regia: Budd Boetticher
Musiche Henry Mancini, Milton Rosen
con
Rock Hudson: Ten. Lance Caldwell
Barbara Hale: Revere Muldoon
Anthony Quinn: Capo Osceola
Richard Carlson: Mag. Harlan Degan
Lee Marvin: Sgt. Magruder
Hugh O'Brian: Kajeck
Russell Johnson: Ten. Hamilton
Robert Bray: capitano Sibley
Ralph Moody: Kulak
Fay Roope: Zachary Taylor
James Best: caporale Gerard
John Daheim: Scott
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