Capitan Harlock
D opo aver abbandonato la Terra in cerca di sostentamento per una popolazione sempre più numerosa, l'umanità vagante nell'Universo aveva raggiunto la cifra enorme di 500 miliardi di individui e siccome le risorse non erano facilmente reperibili, quando addirittura esaurite in pochissimo tempo, si decise di tornare sul pianeta natale anche se non sarebbe stato in grado di accoglierli tutti. Così divampò una guerra spietata, che prese il nome di Come Home - ritorno a casa - e si costituì una federazione, la Gaia Sanction, che stabilì l'inviolabilità e la sacralità del pianeta Terra, rendendolo inaccessibile a tutti. La Federazione, con al vertice una ristretta elìte e un capo supremo plenipotenziario, impone un ferreo regime totalitario al quale si oppone il Capitano Harlock e l'equipaggio della sua nave da guerra Arcadia, unica rimasta e inafferrabile alimentata da materia oscura, il Darkmatter. Si dice abbia più di cento anni e che sia un fantasma in grado di seminare il panico nella flotta della Federazione. Il suo passato è tormentato dalla guerra del Come Home e anche per essere stato l'artefice della distruzione della Terra, che oggi viene nascosta all'universo dalla Federazione stessa che ne proietta una falsa immagine olografica. Ezra a capo delle operazioni militari di Gaia Sanction, ha fatto in modo che suo fratello Yama si sia infiltrato nell'equipaggio dell'Arcadia per uccidere il capitano, ma il ragazzo ben presto comprenderà le ragioni e gli ideali di quell'uomo, passando dalla sua parte e in un turbinio di battaglie spaziali, scongiurare la distruzione di quell'ammasso di rocce roventi che è da tempo la Terra. Sulla sua superficie ha scoperto che sta nascendo una nuova speranza, un fiore, che testimonia la rinnovata fertilità del pianeta, in grado senz'altro in un futuro, sebbene lontano, di ripopolarsi di nuova vita.
Ispirato alla serie cartoon della fervida Toei Animation, si avvale di una grafica computerizzata da urlo, e sebbene la trama e la narrazione siano piuttosto contorte e intricate da capire, l'impatto visivo è straordinario. Non si comprende la scelta di lasciare nell'ombra il personaggio principale, piuttosto in disparte e misterioso nello svolgersi della trama, che tuttavia entrando in azione, quelle poche volte, con la sua spada super tecnologica e il mantello svolazzante, è di straordinario effetto. Yama, colui che doveva ucciderlo, ha ormai assunto anche il suo aspetto fisico, cicatrice in volto compresa, segno di tante battaglie e può prendere il comando dell'Arcadia nel finale del film, come suo degno erede. Anche il nero uccellaccio del Capitano che si sceglie la sua nuova spalla per appollaiarsi, sembra approvarlo.
Capitan Harlock
Giappone 2013
Regia: Shinji Aramaki
Musiche Tetsuya Takahashi
Doppiatori italiani
Gianfranco Miranda: Capitan Harlock
Davide Perino: Yama
Valentina Favazza: Yuky Kei
Luigi Ferraro: Yattaran
Simone D'Andrea: Ezra
Eleonora Reti: Nami
Giorgia Brasini: Miime
Massimo Foschi: Il plenipotenziario
Ennio Coltorti: Ammiraglio
Enrico Di Troia: Capitano
Niccolò Guidi: Soldato
Ugo Maria Morosi: Voce narrante
Molto bella l'animazione e molto belli i disegni...è solo questo che rimane alla fine. Nonostante il significato potenzialmente molto profondo, purtroppo il Film si perde proprio in una incompletezza di fondo...rimane a mio avviso inconsistente alla fine non lascia niente...nemmeno (o soprattutto) ad uno che vedeva il cartoon da piccolo...
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