La nipote Sabella
R affaele e Lucia, novelli sposi, stanno recandosi in viaggio di nozze a Roma accompagnati da nonna Sabella che vuole finalmente rendere omaggio alla statua di Garibaldi al Gianicolo. Ma alla fermata di Salerno, dove si deve cambiare treno, due ingegneri americani salgono a bordo per raggiungere Pollena da dove provengono i nostri. Nonna Sabella insospettita, apprende dai due che stanno cercando il petrolio in un suo terreno, nominato appunto "bollicine", guarda caso di sua proprietà, tanto maleodorante che non è mai riuscita a sbolognarlo a nessuno. Così decide di tornare al paese con i due americani e ordire un complotto contro suo cognato Emilio che sposando sua sorella Carmelina può vantare diritti su metà della proprietà di quel terreno. Anzi la loro mamma morendo ha lasciato scritto che quella terra andrà alla prima nipotina femmina che nascerà e verrà chiamata Sabella anche lei. Ecco che Emilio e Carmelina, avanti con gli anni, sono in serie difficoltà a procreare e nonna Sabella, gongola nel poter contare su suo nipote Raffaele, giovane, forte e vigoroso a letto, che di sicuro prevarrà in questa corsa contro il tempo a generare una figlia femmina. Ma questi dissapori da vera e propria faida familiare, creano non pochi scompigli nella giovane coppia stanca dei continui litigi e avvantaggia Emilio che con l'aiuto del medico del paese, fa passare sua moglie in stato di gravidanza, per poi allontanarsi e farla partorire a Salerno, dove in realtà adotterà una delle tante bambine neonate abbandonate dai genitori nel brefotrofio. Così avviene ma il piano viene scoperto e quando sembra che per la piccola non ci sia che il ritorno in istituto, ecco prevalere l'amore per quella creatura che è venuta ad allietare una famiglia finalmente ricompatta e pronta a dividere i ricavi del ricco pozzo che ha appena iniziato a sgorgare il suo petrolio alla grande. Anche i giovani sono in dirittura di arrivo per dare alla luce un figlio e poco importa ormai che sia femmina, anche perché lui, ingegnere elettronico, ha appena ottenuto un posto importante in Venezuela e si trasferirà là con la sua famigliola, giusto il tempo di farsi l'agognato viaggio di nozze a Roma .. in compagnia di nonna Sabella si intende.
Commedia leggera con finale lieto e frammezzata di tanti momenti divertenti, che vede Peppino De Filippo e la straordinaria Tina Pica, dividersi le simpatie e le parti da protagonisti, affiancati dalla giovane e bellissima Sylva Koscina e dal bravo Renato Salvatori. Stuolo di ottimi comprimari come si conviene al cinema di quegli anni che offre spezzoni di un'Italia da incorniciare nel museo della memoria.
Italia 1958
Regia: Giorgio Bianchi
Musiche Michele Cozzoli
con
Peppino De Filippo: Emilio
Sylva Koscina: Lucia
Renato Salvatori: Raffaele
Tina Pica: Donna Sabella
Dolores Palumbo: Carmelina
Carlo Taranto: facchino
Ciccio Barbi: capostazione
Fausto Guerzoni: Medico
Mimo Billi: Sindaco
Gorella Gori
Riccardo Ferri
Nino Vingelli
Rosita Pisano
Alfredo De Marco
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