Attacco al potere - Olympus Has Fallen
D ie Hard alla Casa Bianca era senz'altro il titolo più azzeccato. Al posto di Bruce Willis poteva andar bene anche l'energico e risoluto Gerard Butler che come lui si trova ad affrontare una minaccia enorme ed incredibile solo con le proprie forze. Questo è il bello dello spettacolo ma è anche il limite evidente di film del genere, dove un solo uomo riesce nell'impresa laddove hanno fallito in tanti. Qui addirittura irrompono nella Casa più protetta e blindata del mondo, sbarazzandosi di decine di agenti super specializzati e prendendo in ostaggio il Presidente e il suo staff rifugiatisi nel bunker sotterraneo. Ma per fortuna c'è Mike Banning, ex agente di scorta presidenziale e da un anno e mezzo sollevato dall'incarico dopo un incidente d'auto che aveva visto la fine della First Lady. Costretto al lavoro d'ufficio, inadatto ad un uomo d'azione come lui con tante missioni sulle spalle, vive giornalmente l'incubo della tragedia dalla quale non sembra riprendersi. Per fortuna arriva una delegazione sud coreana in visita alla Casa Bianca al cui interno si cela un commando di agguerriti nord coreani che in un baleno scatenano l'inferno e si impossessano dell'edificio e dei più importanti inquilini, compreso ovviamente il Presidente Benjamin Asher. Gli altri morti a decine sotto i colpi del micidiale e super agguerrito commando, al cui vertice c'è lo sconosciuto e crudele Kang. Immediato l'ultimatum con richiesta di smobilizzo dell'esercito americano dalla zona smilitarizzata della Corea, con ovvio pericolo di invasione per il Sud di quella nazione e la cosa peggiore che consiste nell'appropriarsi dei tre codici segreti di lancio, memorizzati singolarmente da tre alti funzionari, compreso il presidente, nelle loro mani. I codici chiamati Cerbero, sono gli unici in grado di disattivare missili americani lanciati, ma peggio ancora nelle intenzioni del malvagio Kang, possono farli esplodere direttamente nei loro silos disseminati per l'America, rendendola un territorio radioattivo ed invivibile per sempre. Che fortuna per Banning, poter dare un calcio al passato ed entrare in azione nelle prime concitate fasi dell'attacco, che lo vedono riuscire ad infiltrarsi all'interno dell'edificio che conosce come le sue tasche, compresi passaggi segreti o nascondigli di armi e telefonini satellitari e grazie a quello presidenziale, nascosto nella Sala Ovale, riesce a mettersi in contatto col comando esterno e il Portavoce Allan Trumbull, diventato Presidente pro tempore in virtù del suo più alto grado in tempo di crisi. Il suo nome sembra rincuorare lo staff, specie in chi lo conosce da anni, che sa che la sua presenza all'interno è senz'altro una cosa positiva per la nazione e deleteria per i terroristi. Infatti, ad uno ad uno, in spettacolari e roventi azioni, riesce ad eliminarli tutti, salvando il Presidente e la nazione dopo aver scongiurato in extremis l'auto distruzione di tutti i missili. In un finale tanto esplosivo quanto retorico, Banning sistema le cose e riottiene il posto a fianco del Presidente, allentandoci finalmente la tensione dovuta ad un flusso ininterrotto di due ore di adrenalina pari alla durata di questo spettacolare action-thriller-movie.
Olympus Has Fallen
Stati Uniti 2013
Regia: Antoine Fuqua
Musiche Trevor Morris
con
Gerard Butler: Mike Banning
Aaron Eckhart: Presidente Benjamin Asher
Morgan Freeman: Portavoce Allan Trumbull
Angela Bassett: Lynne Jacobs
Rick Yune: Kang Yeonsak
Dylan McDermott: Agente speciale Dave Forbes
Cole Hauser: Agente Roma
Radha Mitchell: Leah Banning
Finley Jacobsen: Connor
Ashley Judd: First Lady Margaret Asher
Malana Lea: Lim
Melissa Leo: Ruth McMillan
Robert Forster: Generale Edward Clegg
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