Ivanhoe
Il valoroso principe sassone Wilfred di Ivanhoe ha seguito Re Riccardo Cuor di Leone in Terra Santa e di ritorno dalla Terza Crociata il suo re è stato fatto prigioniero da Leopoldo, perfido Duca d'Austria che ora ne pretende un riscatto di ben 120 mila pezzi d'oro. Ivanhoe nel suo vagare sotto le mentite spoglie di menestrello ha finalmente individuato il luogo dove il suo re è tenuto prigioniero e può finalmente tornare in Inghilterra per mettere insieme la cospicua somma richiesta. Giovanni, che ha usurpato il trono del fratello Riccardo non vuole saperne per ovvi motivi e osteggia apertamente il suo ritorno spacciandolo per morto o, se vivo, fuori di senno e non più in grado di reggere un trono. Ivanhoe rientra nel suo castello dove però il padre Cedric lo aveva ripudiato come figlio per la sua cocciutaggine di seguire il re normanno nella sua folle impresa. Il vecchio e fiero Sir Cedric è sassone ovvero un vinto che mal digerisce il vincitore normanno e ordina al figlio di lasciare il castello anche se vi dimora la splendida Lady Rowena da lui adottata da piccola e promessa sposa del giovane Ivanhoe. Quest'ultimo la conforta e riparte con la ferma intenzione di rimediare il denaro e riportare in patria il legittimo re. Con l'aiuto di Isacco di York, potente banchiere ebreo che ha salvato da un'imboscata riesce ad ottenere una parte del denaro necessario e soprattutto grazie alla figlia Rebecca che si è innamorata del bel cavaliere, può acquistare cavallo ed armatura per partecipare al torneo di Ashby-de-la-Zouche contro cavalieri normanni e dove spera di ricavare altre somme in caso di vittoria. Bardato completamente di nero il nostro eroe deve affrontare e sconfiggere alcuni tra i più bravi cavalieri normanni tra i quali Sir Brian de Bois-Guilbert che aveva sconfitto in un precedente torneo ad Acri in Terra Santa e che da allora meditava vendetta. Così quando la sua identità viene scoperta inizia una caccia che mette a repentaglio la sua vita e quella dei suoi cari. Ma la popolazione sassone insorge e Locksley al comando dei suoi temibili arcieri dà l'assalto al castello del templare Guilbert che riesce a fuggire facendosi scudo di Rebecca, che condotta da Re Giovanni è accusata di stregoneria e di aver plagiato perfino Re Riccardo come brillante scusa per amicarsi il popolo e volgerlo contro Riccardo che è in procinto di tornare visto che il vecchio Cedric è riuscito a partire con il riscatto alla volta dell'Austria. Ivanhoe fidando nelle antiche leggi sfida apertamente la Corte in un Ordalia, un giudizio divino, che lo vede battersi con l'odiato nemico Bois-Guilbert nominato da Giovanni e al quale spetta la scelta delle armi. A lui la mazza snodata mentre Ivanhoe prende l'ascia e in uno scontro all'ultimo sangue ha la meglio sul Templare appena prima che Re Riccardo rientri con i suoi. Gli basta solo un'occhiata per far inginocchiare al suo cospetto il perfido fratello tra l'esultanza generale. Una nuova Inghilterra sta sorgendo con l'unione dei popoli sassoni e normanni finalmente uniti sotto le insegne di Re Riccardo.
Un bel film che fece la gioia di noi ragazzini specie nelle concitate e spettacolari fasi dell'assedio al castello e i suoi ampi fossati che nella realtà è il Doune Castle in Scozia. Senza parlare della fotografia e dei costumi sgargianti sfoggiati dai cavalieri in entusiasmanti duelli. Tutti bravi gli interpreti con una bellissima Liz Taylor da ricordare.
Un bel film che fece la gioia di noi ragazzini specie nelle concitate e spettacolari fasi dell'assedio al castello e i suoi ampi fossati che nella realtà è il Doune Castle in Scozia. Senza parlare della fotografia e dei costumi sgargianti sfoggiati dai cavalieri in entusiasmanti duelli. Tutti bravi gli interpreti con una bellissima Liz Taylor da ricordare.
Ivanhoe
GB, Stati Uniti 1952
Regia: Richard Thorpe
Musiche: Miklos Rozsa
con
Robert Taylor: Sir Wilfred di Ivanhoe
Elizabeth Taylor: Rebecca
Joan Fontaine: Lady Rowena
Finlay Currie: Sir Cedric
George Sanders: Sir Brian de Bois-Guilbert
Emlyn Williams: Wamba, scudiero di Ivanhoe
Robert Douglas: Sir Hugh De Bracy
Felix Aylmer: Isacco di York
Francis De Wolff: Sir Front De Boeuf
Norman Wooland: Re Riccardo Cuor di Leone
Guy Rolfe: Principe John
Basil Sydney: Waldemar Fitzurse
Harold Warrender: Locksley
Patrick Holt: Sir Philip De Malvoisin
Roderick Lovell: Sir Ralph De Vipont
GB, Stati Uniti 1952
Regia: Richard Thorpe
Musiche: Miklos Rozsa
con
Robert Taylor: Sir Wilfred di Ivanhoe
Elizabeth Taylor: Rebecca
Joan Fontaine: Lady Rowena
Finlay Currie: Sir Cedric
George Sanders: Sir Brian de Bois-Guilbert
Emlyn Williams: Wamba, scudiero di Ivanhoe
Robert Douglas: Sir Hugh De Bracy
Felix Aylmer: Isacco di York
Francis De Wolff: Sir Front De Boeuf
Norman Wooland: Re Riccardo Cuor di Leone
Guy Rolfe: Principe John
Basil Sydney: Waldemar Fitzurse
Harold Warrender: Locksley
Patrick Holt: Sir Philip De Malvoisin
Roderick Lovell: Sir Ralph De Vipont
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