Il Grande Dittatore
Hannah puoi sentirmi? Dovunque tu sia abbi fiducia, guarda in alto Hannah, le nuvole si diradano comincia a splendere il sole. Prima o poi usciremo dall'oscurità verso la luce, vivremo in un mondo nuovo, un mondo più buono in cui gli uomini si solleveranno al di sopra della loro avidità del loro odio della loro brutalità. Guarda in alto Hannah, l'animo umano troverà le sue ali e finalmente comincerà a volare, a volare sull'arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro, il glorioso futuro che appartiene a me, a te, a tutti noi. Guarda in alto Hannah, lassù!!
E' la fine di uno dei più commoventi e toccanti film del genio Charlie Chaplin, qui nel doppio ruolo del mite barbiere ebreo perseguitato e del dittatore Hynkel. Ed è parte del discorso finale che tiene di fronte ad una ammutolita platea che sbigottita non riconosce più il proprio condottiero che li ha portati ad invadere la vicina e neutrale Ostria. Film del 1940, primo sonoro della sua carriera, si pone in stretto contrasto e condanna delle dittature e delle guerre in un periodo dove il suo coetaneo e somigliante nell'aspetto, Hitler, stava per devastare il mondo. Nel film la caricatura che ne fa è passata alla storia, come lo strano linguaggio misto tedesco inventato dei suoi celebri discorsi che lui rimarca nelle acca aspirate che lo costringono spesso a tossire scatenando l'ilarità dello spettatore. Non di meno il mite barbiere è reso magistralmente ma appena un gradino sotto del classico omino "vagabondo" che da questo film scompare per sempre dalla sua vita artistica. Nel cast Herny Daniell (Mahyew del Testimone d'accusa) qui nel ruolo di Garbitsch (Goebbels), Billy Gilbert (partner di tanti film di Laurel & Hardy) che riveste il ruolo di Herring (Goering), ministro pluridecorato ma anche retrocesso ad ogni errore, Jack Oakie corpulento Napoloni (Mussolini) e la bellissima Paulette Goddard nel ruolo della giovane ebrea Hannah innamorata del barbiere. Film di due ore con tante trovate sceniche comiche e commoventi, alcune delle quali vere e proprie icone. Nella nuova edizione perde in qualità audio e presenta difetti dovuti a ridoppiaggi su parti che in precedenza erano state tagliate. Si riconosce la voce del compianto Oreste Lionello nel parlato di Chaplin. Perfetta invece la qualità della pellicola restaurata che può sfidare il tempo a favore dell'arte-cinema e delle future generazioni.
E' la fine di uno dei più commoventi e toccanti film del genio Charlie Chaplin, qui nel doppio ruolo del mite barbiere ebreo perseguitato e del dittatore Hynkel. Ed è parte del discorso finale che tiene di fronte ad una ammutolita platea che sbigottita non riconosce più il proprio condottiero che li ha portati ad invadere la vicina e neutrale Ostria. Film del 1940, primo sonoro della sua carriera, si pone in stretto contrasto e condanna delle dittature e delle guerre in un periodo dove il suo coetaneo e somigliante nell'aspetto, Hitler, stava per devastare il mondo. Nel film la caricatura che ne fa è passata alla storia, come lo strano linguaggio misto tedesco inventato dei suoi celebri discorsi che lui rimarca nelle acca aspirate che lo costringono spesso a tossire scatenando l'ilarità dello spettatore. Non di meno il mite barbiere è reso magistralmente ma appena un gradino sotto del classico omino "vagabondo" che da questo film scompare per sempre dalla sua vita artistica. Nel cast Herny Daniell (Mahyew del Testimone d'accusa) qui nel ruolo di Garbitsch (Goebbels), Billy Gilbert (partner di tanti film di Laurel & Hardy) che riveste il ruolo di Herring (Goering), ministro pluridecorato ma anche retrocesso ad ogni errore, Jack Oakie corpulento Napoloni (Mussolini) e la bellissima Paulette Goddard nel ruolo della giovane ebrea Hannah innamorata del barbiere. Film di due ore con tante trovate sceniche comiche e commoventi, alcune delle quali vere e proprie icone. Nella nuova edizione perde in qualità audio e presenta difetti dovuti a ridoppiaggi su parti che in precedenza erano state tagliate. Si riconosce la voce del compianto Oreste Lionello nel parlato di Chaplin. Perfetta invece la qualità della pellicola restaurata che può sfidare il tempo a favore dell'arte-cinema e delle future generazioni.
magistrale interpretazione nel memorabile discorso di Adenoid Hynkel
Il Grande Dittatore
The Great Dictator 1940
Regia e musiche: Charlie Chaplin
con
Charlie Chaplin: Barbiere ebreo e Adenoid Hynkel
Paulette Goddard : Hannah
Jack Oakie : Bonito Napoloni
Grace Hayle: Sig.ra Napoloni
Reginald Gardiner: Schultz
Herny Daniell: Garbitsch
Billy Gilbert: Herring
Maurice Moscovitch: Sig. Jaeckel
Emma Dunn: Sig.ra Jaeckel
CAPOLAVORO ASSOLUTO!!!
RispondiEliminaPiù che in qualunque trovata comica, credo che il fascino di Chaplin stia nella sua capacità di riaffermare la verità – soffocata dal fascismo e anche, fatto piuttosto comico, dal socialismo – che vox populi è uguale a vox Dei e che i giganti sono vermiciattoli. »
RispondiElimina(George Orwell)
Fantastica interpretazione di Chaplin.
RispondiEliminagrandissima citazione di Orwell
RispondiElimina2 immensi sempre attuali
credo che da oggi "la fattoria degli animali" non si leggerà più nella nuova Milano "liberata"
;-))
PS il perchè è semplice e intuibuile
ehehehe
Grande zio ... Orwell ha capito 50 anni prim,. quello che certi non hanno capito 20 anni dopo ... ;-)
RispondiEliminagradissimo film che mi ricorda tanto i cineforum universitari ed è legato indissolubilmente al mio servizio civile
RispondiEliminaFantastico Film, eccezionale Chaplin...un film da non perdere dal quale non è possibile prescindere.
RispondiEliminaUn pezzo di storia...dolorosa ed importante...un monumento al cinema.
Il tutto in chiave ironica, ma attenzione non dissacrante...tutt'altro...il film lascia lo spettatore in una profonda riflessione.