Ercole sfida Sansone
E rcole e l'astuto Ulisse approntano una nave per cacciare e uccidere un pericoloso mostro marino che ha ucciso numerosi pescatori. Dopo una lunga navigazione, riescono ad avere la meglio sul mostro dopo averlo finalmente scovato e ingaggiato con lui un violento scontro, ma prima di morire arpionato da Ercole, riesce ad affondare la nave colpendola violentemente sotto la linea di galleggiamento. Con alcuni compagni, a bordo di una zattera di fortuna, i nostri approdano in una terra che ben presto scoprono essere la Giudea e, dopo essere stati rifocillati in un villaggio dove hanno potuto anche procurarsi dei cavalli, i nostri cercano di raggiungere Gaza dove imbarcarsi su qualche nave in partenza per la Grecia. Hanno fortunatamente portato con sé dei piccioni viaggiatori e Ulisse ne manda uno con le notizie circa il loro stato ai vari parenti a Itaca. In Giudea c'è però un gran fermento tra i Filistei di Re Seren che detengono il potere e i ribelli Daniti guidati dal possente Sansone che è attivamente ricercato in tutta zona. Azer, un mercante che ha prestato i cavalli a Ercole, accortosi della forza incredibile che ha quell'uomo, lo scambia per Sansone e una volta a Gaza lo tradisce facendolo catturare dal Re per intascare la taglia sulla sua testa. Per dimostrare che non è lui l'uomo che cercano, deve catturare, vista la sua straordinaria prestanza fisica, l'altrettanto forzuto Sansone e consegnarlo al Re per poter avere salva la vita dei suoi compagni e ripartire per la loro patria. Ercole aiutato dalla perfida Dalila, scova Sansone e ingaggia con lui un furioso duello restando entrambi stupiti del valore avversario mai avuto in vita loro così forte e, spiegata l'intera faccenda, decidono che è meglio unire le forze per sconfiggere il crudele Re Seren piuttosto che continuare a menarsi tra loro. Così fingendo di riportare Sansone legato dietro al suo cavallo, Ercole ottiene la libertà dei suoi compagni e una nave, pronto a fuggire dopo che anche Sansone sarà in salvo. Ma il re ha teso loro un tranello e solo la immensa forza dei due, unita al provvidenziale arrivo di una nave greca in loro soccorso e guidata da Giasone in persona, riuscirà a evitare loro una fine terribile. La vittoria arride ai nostri dopo che con i loro muscoli han fatto precipitare un tempio sulla testa dei Filistei e Re Seren è stato trafitto in pieno petto da un giavellotto scagliato da Sansone. Saluta i suoi amici greci e augura loro un buon mare preferendo rimanere nella sua terra per continuare la lotta di libertà.
Buon esempio di peplum con il nostro Adriano Bellini da Venezia nei panni di Ercole col suo nome d'arte consueto, coadiuvato da un corposo gruppo di comprimari tra i quali lo sconosciuto persiano Iloosh Khoshabe, un insolito forzuto per quei tempi nei panni di Sansone e col nome d'arte di Richard Lloyd assai più pronunciabile. Liana Orfei è la protagonista femminile e se vi chiedete se c'erano le cascatelle di Monte Gelato, ebbene si, anche in Giudea non potevano mancare.
Ercole sfida Sansone
Italia 1963
Regia: Pietro Francisci
Musiche Angelo Francesco Lavagnino
con
Kirk Morris: Ercole
Iloosh Khoshabe: Sansone (accreditato come Richard Lloyd)
Enzo Cerusico: Ulisse
Liana Orfei: Dalila
Aldo Giuffré: Seren, re dei Filistei
Diletta D'Andrea: Leira, moglie di Ercole
Fulvia Franco: regina di Itaca
Andrea Fantasia: Laerte, re di Itaca
Pietro Tordi: Azer
Mario De Simone: Daros
Fortunato Arena: Seripo
Marco Mariani: Argo
Nando Angelini: Rower
e con
Ettore Zamperini
Ugo Sasso
Vassili Karis
Jole Mauro
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