Domino
Che Tony non abbia ereditato gli stessi geni cinematografici del fratello maggiore Ridley è ormai chiaro a tutti. Tuttavia si muove in questo mondo con una discreta bravura ben lungi però dalle vette che il fratello seppe raggiungere addirittura con la sua "opera prima", I Duellanti di straordinario impatto visivo e coinvolgimento emotivo. Questo film, basato su una storia vera ... o quasi, come veniamo avvertiti dai titoli iniziali e con un buon soggetto tale da inchiodare lo spettatore fin dalle prime battute, si perde per strada con lunghi flash back fastidiosi che lo trasformano in un action con freno a mano tirato. E dire che stavolta ero stato ben impressionato da Mickey Rourke, meno icona e più concreto, in un ruolo da duro ma con cuore e raziocinio. Lui, Ed Moseby, è il padre che è mancato da piccola a Domino. Rimasta orfana in tenera età, Domino Harvey è cresciuta come un maschiaccio, con la madre modella, espulsa da diverse scuole e con armi come giocattoli che col tempo ha imparato ad usare molto bene. E questa sua naturale inclinazione la porta ad unirsi ad una squadra di "recupero criminali" o "cacciatori di taglie" della quale Ed è il capo ed ha per aiutante un ex detenuto, Choco, tipo di poche parole e rigorosamente in spagnolo, e di molti fatti, anche i più cruenti. Domino porta quel tocco di "femminilità" al gruppo oltre a una buona dose di imprevedibilità che le permette di ipnotizzare un malfattore con una sensuale lap-dance come di bloccarne un altro con il suo micidiale "nunchaku" che mammina detesta fin da quand'era bambina e passava il tempo ad allenarcisi. E il terzetto procede con questi ritmi fin quando incrocia la strada della mafia italo-americana e un sacco di soldi rubati in contanti da riciclare tramite un famoso Casino della zona. C'è il tempo per la buona azione e per la giusta causa politica, prima che intervenga l'FBI, Domino venga fermata e poi rilasciata e i suoi due compari ci lascino le penne.
Con i titoli di coda ci viene lasciato il compito di capire quali parti del film non corrispondano al vero prima che appaia la scritta "IN MEMORIA DI DOMINO HARVEY", la cui vita si è spenta, per probabile overdose, nel 2005 prima che il film uscisse nelle sale.
Detto di Mickey Rourke si apprezza Christopher Walken e la bellezza persistente di Jacqueline Bisset che sfida il tempo come poche attrici al mondo. Keira Knightley bella e brava protagonista in un cast di primissimo piano che include oltre a Lucy Liu anche la BBW big beautyful woman Mo'nique capace di "riempire" lo schermo, oltre che con la stazza, con una consumata capacità recitativa.
Con i titoli di coda ci viene lasciato il compito di capire quali parti del film non corrispondano al vero prima che appaia la scritta "IN MEMORIA DI DOMINO HARVEY", la cui vita si è spenta, per probabile overdose, nel 2005 prima che il film uscisse nelle sale.
Detto di Mickey Rourke si apprezza Christopher Walken e la bellezza persistente di Jacqueline Bisset che sfida il tempo come poche attrici al mondo. Keira Knightley bella e brava protagonista in un cast di primissimo piano che include oltre a Lucy Liu anche la BBW big beautyful woman Mo'nique capace di "riempire" lo schermo, oltre che con la stazza, con una consumata capacità recitativa.
Domino
Francia, Stati Uniti 2005
Regia: Tony Scott
con
Keira Knightley: Domino Harvey
Mickey Rourke: Ed Moseby
Edgar Ramirez: Choco
Rizwan Abbasi: Alf
Mo'Nique: Lateesha
Lucy Liu: Taryn Mills
Christopher Walken: Mark Heiss
Delroy Lindo: Claremont Williams
Mena Suvari: Kimmie
Macy Gray: Lashandra Davis
Jacqueline Bisset: Sophie Wynn
Shondrella Avery: Lashindra Davis
"la BBW big beautyful woman Mo'nique capace di "riempire" lo schermo, oltre che con la stazza, con una consumata capacità recitativa.!"
RispondiElimina:D
ogni tanto qualcuno ... coglie ciò che semino
Eliminapoco ma lascia sperare che là fuori qualcosa si muove
;-))