Fantozzi
U go Fantozzi è un umile impiegato della mega ditta ITALPETROLCEMENTERMOTESSILFARMOMETALCHIMICA che da 18 giorni non dà più notizie di sé alla moglie Pina che disperata decide di telefonare in ditta. E’ solo grazie al fiuto incredibile di un collega del marito, che annusando un suo indumento, riesce a scoprire che è stato murato per sbaglio in un nuovo vano destinato all'ascensore. Tutto è bene quel che finisce bene ma è anche un male per il pover'uomo che ricomincia il tran tran quotidiano a partire dal risveglio mattutino, che lo vede negli anni rosicchiare sempre più minuti guadagnati al sonno, in virtù di una incredibile organizzazione interna che lo vede con l'appoggio della moglie completare le fasi di vestizione e colazione in pochissimi minuti. Salvo poi perdere la corsa al bus e arrivare sul filo di lana a timbrare esausto il cartellino. Sul lavoro è cordiale e ben disposto specie con la collega Silvani per la quale nutre affetto e celate mire sessuali. Ma la sua corte serrata è sempre vanificata dall'invadenza del collega geom. Calboni tipo assai più dotato con le donne anche perché avvantaggiato dal fatto di essere scapolo. Ma è il Rag. Filini, tra tutti i colleghi, quello ad essere più unito ed intimo con Fantozzi. Lui organizza gite, cene e veglioni sociali, quando partite di tennis o campeggi quasi sempre contornati da catastrofici risultati per entrambi, specie per il povero Fantozzi che ne subisce anche la quasi completa cecità, difetto questo di Filini, spesso causa di disastrosi effetti, come le reiterate martellate sulle dita al povero collega nel montaggio della tenda. E così tra tentativi vani di far breccia nella collega Silvani, sottoponendosi anche a una dura cura dimagrante, episodio questo tra i più divertenti, si arriva alla gita sulle nevi di Courmayeur passando per il biliardo del nuovo direttore Cavaliere Conte Diego Catellani la cui passione per quel gioco è fonte di promozione per quanti son disposti a farsi battere da lui. Fantozzi gioca la sua carta di perdente naturale finendo però ovviamente per raggiungere l'effetto contrario, ovvero vincere e ritrovarsi al punto di partenza e con una rabbia che sfocia nella politica sovversiva di sinistra fomentato, dopo averlo frequentato, dal collega compagno Folagra, che lo porterà in eschimo e sciarpa rossa a lanciare un sasso contro le vetrate della ditta. Solo il pronto intervento del Megadirettore Galattico riuscirà ad ammansirlo e farlo rientrare nei ranghi, a lui consoni, dell'umile impiegato. In quell'ufficio in apparenza modesto e sobrio ancorché con sedie in pelle umana, il nostro ritroverà la pace e il permesso di nuotare nell'acquario dei dipendenti più servili.
Accolto tiepidamente dalla allora critica nonostante incassi da record, è oggi a pieno titolo un film di culto che si rivede sempre volentieri grazie all'innata simpatia del protagonista e dei suoi immortali colleghi e compagni d'avven.. pardòn di sventure. Tra questi ricordiamo con affetto il Megadirettore Galattico Duca Conte Maria Rita Vittorio Barambani, Paolo Paoloni, scomparso nei giorni scorsi.
Fantozzi
Italia 1975
Musiche Fabio Frizzi
con
Paolo Villaggio: Ugo Fantozzi
Anna Mazzamauro: Sig.na Silvani
Gigi Reder: Renzo Filini
Giuseppe Anatrelli: Geom. Luciano Calboni
Umberto D'Orsi: Diego Catellani
Liù Bosisio: Pina Fantozzi
Plinio Fernando: Mariangela Fantozzi
Dino Emanuelli: un collega di Fantozzi
Mirko Baiocchi: Maestro Canello
Paolo Paoloni: Megadirettore Galattico
Elena Tricoli: Contessa Alfonsina Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare
Pietro Zardini: Rag. Fonelli
Luciano Bonanni: cliente al ristorante giapponese
Giuseppe Terranova: compagno collega Folagra
Nello Pazzafini: bullo che picchia Fantozzi
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