Fifa e arena
N icolino Capece è commesso presso la farmacia della zia Adele quando per un errore di stampa, la sua fotografia che doveva essere associata al loro famoso depurativo nella pubblicità commissionata alla Gazzetta di Napoli, viene scambiata con quella di un pericoloso omicida seriale di donne ricercato. Con la foto in prima pagina, il povero Nicolino che stava per partire per Ischia per il fine settimana, è costretto a scappare inseguito da cittadini e poliziotti. Salito sul bus che conduce all'aeroporto, riesce a travestirsi da hostess della LAI Linee Aeree Italiane e imbarcarsi su un volo per Siviglia. Un passeggero, Cast, un vero bandito, si è accorto di lui e una volta in Spagna lo ricatta se non asseconderà i suoi piani. Vuol fargli sedurre e sposare la ricca ereditiera Patricia Cotten, pluri divorziata, per poi eliminarla e spartire con lui l'eredità. In fondo per un assassino seriale di donne come lui non dovrebbe essere difficile. Per far presa sulla donna, un suo amico gli consiglia di spacciarsi per torero e visto che si chiama Nicolino, nome di scarsa presa nel settore, ecco che gli conia seduta stante il più eclatante e consono Nicolete. Ora come torero dovrà rivaleggiare con Paquito, un altro spasimante della donna e vero matador tanto da dedicare alla sua amata il primo toro che ucciderà nella corrida dell'indomani. Nicolino è costretto a scendere nell'arena e pur riluttante, sebbene diversi tentativi infruttuosi di defilarsi, si ritrova di fronte al toro che aveva lui stesso scelto, tra i più focosi, sicuro che non lo avrebbe mai affrontato. Per fortuna il nostro si è procurato un pesante vassoio che ha nascosto sotto gli abiti all'altezza della pancia e questo si rivelerà vincente per lui col toro che rimarrà stecchito alla prima incornata e lui che dopo un breve ricovero in ospedale si prenderà tutti gli onori della vittoria, sposando la sua bella ereditiera e dimostrando la sua vera identità e innocenza.
Commedia divertente con un buoni interpreti a contorno di un Totò irresistibile e che il tempo fa apprezzare ogni volta di più. Oltre ai soliti e alla "spalla" Mario Castellani, una nutrita partecipazione femminile con la splendida Isa Barzizza protagonista e suo padre Pippo a curar le musiche.
Fifa e arena
Italia 1948
Regia: Mario Mattoli
Musiche Pippo Barzizza
con
Totò: Nicolino Capece
Isa Barzizza: Patricia Cotten
Mario Castellani: il bandito Cast
Galeazzo Benti: George
Franca Marzi: Estrellita
Alda Mangini: Carmen
Giulio Marchetti: Paquito
Vinicio Sofia: il manager di Paquito
Ada Dondini: la zia Adele
Luigi Pavese: il medico
Irene Genna: Juanita
Adriana Serra: Manuelita
Cesare Polacco: il banderillero
Cesare Fantoni: un torero
Ughetto Bertucci: l'autista
Raimondo Vianello: il direttore d'albergo
Enzo Turco: il cliente del lustrascarpe
Manhe' & Leho: il duo ballerini nel locale
Nino Milano: il lustrascarpe
Fulvia Mammi: la ragazza del topicida
Nino Marchetti: il pilota della LAI
Loris Gizzi: il professore "Padreterno"
Umberto Salvadori: il cliente con abiti macchiati
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